La ricerca toscana sbarca in Europa. Scuola IMT insieme alla Regione e alle altre università a Bruxelles per promuovere il modello toscano

Si chiama Tour4Eu ed è stata presentata ieri (16 maggio) a Bruxelles l’associazione delle università toscane che mira a intercettare fondi europei per potenziare la ricerca. Il consorzio, che non ha fini di lucro, raccoglie le sette università toscane (Firenze, Pisa e Siena, l'Università per stranieri, la Scuola IMT Alti Studi Lucca, la Scuola normale superiore e la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa) e ha come obiettivo quello di promuovere e valorizzare il sistema toscano della ricerca in Europa e la sua internazionalizzazione, anche in vista delle nuove opportunità di finanziamento offerte dal nono programma quadro della Commissione Europea che entrerà in scena dal 2020. 

Alla presentazione hanno preso parte il presidente della Regione Enrico Rossi, la vice presidente Monica Barni e i rappresentanti delle università toscane. Per la Scuola IMT erano presenti il Direttore Pietro Pietrini, il Direttore amministrativo Alessia Macchia e il delegato alla Ricerca Marco Paggi.

Dal 2020 i fondi comunitari a disposizione della ricerca passeranno da 80 a 100 miliardi e diventa quindi fondamentale per il sistema universitario toscano – che oggi riesce a intercettare un buon 8-10% dei finanziamenti che arrivano in Italia – presidiare il settore, attivare nuove collaborazioni internazionali per aumentare la propria competitività e promuovere i temi di ricerca e sviluppo strategici per il sistema toscano. 

«L'Associazione ravviva il dialogo istituzionale con la Regione, con benefici potenzialmente più ampi degli scopi prefissi. In questi anni la Scuola IMT ha dimostrato una non comune capacità di attrazione di fondi nazionali ed europei, a testimonianza della qualità e l'impegno dei nostri docenti. Confidiamo che l'Associazione possa rafforzare il legame con le altre Scuole e Università e portare anche alla nascita di reti di ricerca con messa in comune di risorse e competenze tra i diversi Atenei» ha commentato il professor Pietrini. 

Nel corso della giornata, sempre a Bruxelles, è stato presentato "Toscana Open Research", l'osservatorio e portale regionale per la ricerca e l'innovazione nato nel novembre scorso e già diventato un esempio di buona pratica per il resto d'Italia. Si tratta di una piattaforma che mette a disposizione in formato aperto i dati sul sistema regionale della ricerca, utilizzabili a seconda delle necessità da parte di tutto il sistema economico e sociale: uno strumento utile per chi amministra e deve programmare, per chi è in cerca di idee, sinergie e collaborazioni.

Giovedì 17 maggio 2018 - 12:23